Perchè rivolgersi ad un Biologo Nutrizionista?


L‘Alimentazione è uno dei fattori più importanti ad assicurare la tutela della salute e la qualità della vita, pertanto è fondamentale affidarsi ad un professionista quando si decide di migliorare il proprio aspetto fisico modificando il proprio peso corporeo.

Il Biologo Nutrizionista si pone come obiettivo il  generale miglioramento dello stato di nutrizione degli individui, attraverso la promozione di adeguate abitudini alimentari, la correzione dei comportamenti scorretti e favorendo un utilizzo più efficiente delle risorse alimentari.

 


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Le prestazioni rese da un biologo nutrizionista possono essere portate in detrazione

La professione di biologo è inserita nel ruolo sanitario del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e può includere attività attinenti alla tutela della salute. Pertanto il Ministero della Salute, previo parere del Consiglio Superiore di Sanità, in materia nutrizionale ha precisato che, il biologo può autonomamente elaborare e determinare diete sia nei confronti di soggetti sani, al fine di migliorarne il benessere, sia nei confronti di soggetti malati, previo accertamento delle condizioni fisio-patologiche effettuate dal medico chirurgo. Stante quanto sopra precisato, l’Agenzia delle entrate ritiene che le spese sostenute per visite nutrizionali eseguite da biologi siano detraibili ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. c), del TUIR. Sotto il profilo operativo, l’Amministrazione finanziaria ha altresì precisato che dal documento rilasciato dal biologo che certifica la spesa sostenuta dovranno risultare:
- la specifica attività professionale;
- la descrizione della prestazione sanitaria resa.
Si ricorda che per tali prestazioni, analogamente a quanto specificato con la circolare n. 19/E del 2012, par. 2.2, non è necessaria la prescrizione medica.


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In Italia una persona su tre è al di sopra del proprio peso ideale e spesso con disfunzioni che minano significativamente la salute e incidono sulla spesa sanitaria.

Tra le principali abitudini non corrette dell’alimentazione e
dello stile di vita, che interessano tutte le fasce di età della popolazione, troviamo:
- il crescente numero di pasti consumati frettolosamente e
fuori casa, a causa dei ritmi di vita incalzanti;
- l’ambiente obesogeno e le scelte alimentari non salutistiche (junk food, fast food, maxi porzioni, consumo quotidiano di bibite zuccherate);
- il tempo sempre più esiguo dedicato alla preparazione dei pasti, con conseguente aumento del consumo di alimenti precotti e impanati;
- la crescente richiesta di confort food (cibo consolatorio), probabilmente correlata allo stress e ai ritmi frenetici;
- l’ipomotilità e la diseducazione al movimento (dipendenza da schermi, disabitudine-impossibilità dei bambini e degli adolescenti a giocare in strada). 


-ENPAB Magazine; Anno 5 n°1 2014-